GILLES PERRAUDIN studia ingegneria presso la scuola La Martinière, à Lyon (1970), poi architettura all’École d’Architecture de Lyon (1977). L’interesse per l’architettura vernacolare e la relazione uomo/clima/habitat lo conducono in Algeria, nell’atelier di André Ravereau, nella regione del M’zab, per un’esperienza che sarà determinante. Nel 1980 riceve il premio del primo Concorso Europeo di Energia solare passiva, grazie al progetto di una casa che contiene già tutti i principi che saranno applicati nelle sue successive realizzazioni. In particolare quello dell’”involucro microclimatico”, messo a punto e perfezionato per il progetto dell’Accademia di Montcenis a Herne, in Germania e la scuola media di Vauvert (non realizzata). Con la costruzione della cantina vinicola di Vauvert, nel 1998 G. Perraudin reintroduce uno tra i materiali naturali più comuni: la pietra, che rivestirà un’importanza sempre più grande nelle sue ultime realizzazioni. Riscoprendo le indiscutibili virtù ambientali di questo materiale, egli si farà l’ispiratore, insieme ai collaboratori del suo studio, di una visione architettonica che promuove la sobrietà espressiva e il ridimensionamento della figura dell’architetto come semplice mediatore tra la materia e i desideri umani. Nel 2004 G. Perraudin è il primo architetto francese a ricevere il premio Tessenow come riconoscimento dell’insieme della sua opera.